Si è conclusa con grande soddisfazione la trasferta della squadra azzurra in Ungheria, dove i giovani tiratori italiani hanno preso parte alla finale della European Youth League, uno degli appuntamenti più importanti a livello continentale per le promesse del tiro a segno. La manifestazione, ospitata nella capitale Budapest, ha visto la partecipazione dei migliori team giovanili europei, pronti a sfidarsi nelle specialità della pistola e della carabina ad aria compressa. L’Italia ha brillato conquistando due medaglie d’argento, segno del talento, dell’impegno e della crescita costante dei nostri atleti, che anche in questa occasione hanno dimostrato di poter competere ai massimi livelli internazionali.
Nella specialità della pistola ad aria compressa, il team italiano formato da Marco Pizzi, Loris Quarta, Rossella Basile e Alice Bruno ha mostrato fin dalle fasi eliminatorie una grande solidità tecnica e spirito di squadra, riuscendo a conquistare l’accesso alla finalissima contro l’Ucraina.
Nel match decisivo, nonostante l’ottima prestazione del quartetto azzurro, l’Ucraina si è imposta con il punteggio di 81-51, assicurandosi la medaglia d’oro. L’Italia, comunque, sale meritatamente sul secondo gradino del podio, confermandosi tra le nazioni più competitive nel panorama giovanile europeo. Medaglia di bronzo per l’Ungheria, che ha completato il podio con una buona prova casalinga.
Grandi emozioni anche nella finale della carabina ad aria compressa, dove la squadra azzurra composta da Alessandro Lonardi (Soave), Riccardo Mandelli (Bergamo), Agnese Formieri (Bondeno) e Gaia Ghellere (Soave) ha disputato un match avvincente e combattuto contro la Slovenia.
Il confronto è stato serrato e incerto fino alla fine, con continui ribaltamenti di punteggio e una tensione palpabile ad ogni serie di tiri. Alla fine, la Slovenia ha avuto la meglio con il punteggio di 82-78, ma l’Italia esce a testa alta con una prestazione di altissimo livello e una medaglia d’argento che premia il grande lavoro tecnico e mentale di tutto il team. In questa specialità, la medaglia di bronzo è andata all’Ucraina, che ha confermato la propria solidità anche nella carabina.
Il bilancio finale della spedizione azzurra è estremamente positivo: due medaglie d’argento e la conferma della competitività dei nostri giovani tiratori in un contesto europeo di altissimo livello. Un risultato che conferma la bontà del lavoro portato avanti nel settore giovanile e la qualità della preparazione tecnica a livello nazionale.
Per i ragazzi e le ragazze protagonisti a Budapest, questa esperienza rappresenta non solo un importante traguardo sportivo, ma anche un passo fondamentale nel loro percorso di crescita personale e agonistica. L’Italia del tiro a segno guarda al futuro con fiducia: il presente è fatto di talento, passione e risultati concreti.