Che il futuro della pistola italiana fosse in buone mani lo si era capito già dai giorni scorsi ma dal martedì dei Mondiali Juniores di Lima sono arrivate delle risposte ancora più confortanti. Al bronzo a squadre degli uomini nel contest di pistola dai 25 metri, ha fatto seguito l’argento nella gara individuale da Cristina Magnani nella medesima distanza, che per le donne è specialità Olimpica.
Sin dal terzo posto nella sessione di tiro di precisione della giornata di ieri, la giovane tiratrice emiliana aveva dimostrato di essere sul pezzo, ma è quest’oggi, martedì 1° ottobre, che la portacolori del TSN Bologna si è superata, mettendo in mostra grandi doti nel tiro celere.
Superata agevolmente la qualificazione, Cristina Magnani si è superata nel primo stage della finalissima, comandando la classifica con un vantaggio considerevole sulle avversarie. Nel secondo stage, caratterizzato dalle eliminazioni progressive, si è rifatta sotto l’indiana Divanshi Divanshi che è riuscita a pareggiare i conti nella penultima serie di tiro e a sopravanzare la Campionessa Italiana di specialità (titolo conquistato recentemente a Bologna) negli ultimi cinque colpi.
35 Divanshi, 33 Magnani (record italiano di finale), questo il verdetto della rassegna iridata peruviana per quanto concerne il contest di sportiva, che ha visto salire sul terzo gradino del podio la transalpina Heloise Fourre, con lo score di 30.
“Cristina Magnani è una tiratrice che ha avuto un percorso di crescita graduale”, ha detto il CT Azzurro Sabine Marta. – “Lavora veramente tanto, cura il dettaglio e concilia tutto questo con gli studi universitari. Quest’anno sin dalle prime gare ha tirato in maniera eccellente, tanto che ha partecipato agli Europei Senior e in Coppa del Mondo a Baku e Monaco nonostante sia all’ultimo anno Junior”.
“In questo contest di pistola sportiva è stata molto brava sin dalla sessione di tiro mirato, dove non ha avuto alti e bassi. Nel tiro celere, la sua specialità preferita, è stata molto lucida e serie dopo serie si è costruita una grande gara. E’ una ragazza che un timing eccezionale, è partita fortissimo e poi se l’è giocata con l’indiana fino all’ultimo colpo. Sono contenta anche per la prestazione di Alessandra Fait, è cresciuta tantissimo e anche nella PSP sta migliorando tanto”.
Per l’Italia del tiro si tratta dell’ennesimo risultato di prestigio di un’annata memorabile, arrivato peraltro in una delle poche discipline che non hanno visto azzurre sulle linee di tiro delle ultime Olimpiadi. Un chiaro segnale di come il movimento non solo ha un presente di assoluto valore ma anche un futuro luminoso.
CARABINA 3P: IL TIRO IN PIEDI TRADISCE TOMMASO ROBERTO
Ha accarezzato il sogno di accedere alla finale per due terzi di gara, ma purtroppo le sue speranze si sono infrante nelle due serie di tiro in piedi: Tommaso Roberto non è riuscito ad accedere all’atto conclusivo del contest di carabina 3 posizioni, chiudendo la propria prova in una buonissima 16.esima posizione con 581 di score.
Il tiratore del TSN Candela è stato tra i migliori di giornata nel tiro in ginocchio e nelle due serie a terra, ma non è bastato in una qualifica di altissimo livello che ha visto prevalere il ceco Milan Prusek con 588. 20.esimo posto per l’altro azzurro sulle linee di tiro, Luca Sbarbati.
Nella successiva finale, ha prevalso lo statunitense Braden Wayne Peiser con 460,3, davanti allo svedese Victor Lindberg (460.2) e al norvegese Jens Olsrud Oestli (447,4).