Un'occhiata finale all'andamento del 2023 e la voglia di proiettarsi con tutta la sua squadra nel 2024. Sabine Marta, Commissario Tecnico della Nazionale Juniores, racconta quanto è successo nell'ultimo anno e quali sono i target per i prossimi dodici mesi tracciando un bilancio che riguarda sia la parte sportiva che quella formativa del suo gruppo di lavoro.
Sabine, la prima domanda è "classica" ma serve per fotografare al meglio quello che è successo nel 2023: qual è il bilancio dell'anno appena concluso?
"In generale siamo soddisfatti di quanto si è visto, anche se sapevamo, già dall'inizio del 2023 che avremmo avuto un forte squilibrio dato dal fatto che tanti ragazzi e ragazze del comparto di pistola fossero ancora in età juniores, mentre ben sette elementi del reparto di carabina fossero arrivati al termine dell'esperienza giovanile compiendo quindi il salto fra i seniores, come ad esempio Danilo Dennis Sollazzo, Edoardo Bonazzi, Sofia Ceccarello, Virgina Lepri, Sofia Benetti e Paola Paravati. Loro di fatto erano già stati inseriti nell'organico dei seniores, anche se a tutti gli effetti potevano competere ancora anche negli appuntamenti dedicati alla nostra categoria. Questo chiaramente ci ha fornito dei dati un po' "alterati", perché nel settore della carabina abbiamo dovuto ricominciare quasi da zero, ma non ci ha scoraggiato anzi. Tiratrici come Angela Ajraldi e Anna Schiavon sono venute fuori facendo vedere di essere in grado di avvicinare punteggi da vetrina internazionale. In generale quello che vogliamo fare con tutti i ragazzi e le ragazze a nostra disposizione è dare loro gli strumenti per crearsi una media costante di punteggio e poi lavorare con loro per costruire dei picchi negli appuntamenti più importanti, quei picchi che poi portano ai podi e alle medaglie".
Qual è stato o quali sono stati i momenti più importanti del 2023?
"Non posso che partire dagli Europei a 10m di Tallin, di marzo. In Estonia la squadra di pistola è stata presente con almeno un tiratore in tutte le finali: individuali, a squadre o in Mixed Team. Matteo Mastrovalerio ha vinto tre ori: una cosa incredibile, il "Triplete" come si direbbe nel calcio; cosa che sicuramente non capita tutti i giorni, fra l'altro nelle scenario di una gara individuale che ha visto anche Gabriele Villani prendersi la medaglia di bronzo. Oltre a questo momento, ci tengo a sottolineare anche la vittoria di Luca Arrighi nella gara di Coppa del Mondo Juniores di P10 a Suhl e l'ascesa di Cristina Magnani in una specialità come la pistola sportiva da 25m, che non è proprio congeniale per il nostro movimento. Il suo bronzo, sempre a Suhl, ci ha fatto capire che le cose stanno prendendo una direzione giusta. Infine le due medaglie di bronzo a squadre vinte ai Mondiali Juniores di Changwon: una giunta dalla squadra maschile di carabina e l'altra dalla squadra maschile di pistola".
Quali sono i ragazzi e le ragazze che saliranno fra i seniores e quelli che si consolideranno fra gli juniores?
"Tutti i ragazzi nati nel 2002 passeranno di categoria entrando a far parte a tutti gli effetti dei seniores, fra loro, escludendo Sollazzo, Bernardi e Ceccarello che di fatto sono ormai già dei "Big" da alcuni anni, includerei Gabriele Biondi ed Edoardo Bonazzi, che agli ultimi Mondiali Seniores ha fatto finale nella C10. Dal nostro punto di vista avremo alcuni ragazzi nati nel 2003, e fra loro ci saranno Matteo Mastrovalerio e Cristina Magnani, che avranno la possibilità di vivere un anno "ibrido": gareggeranno un po' con gli juniores e un po' con i seniores per iniziare a prendere abitudine con l'alto livello. Questa è una sinergia che abbiamo trovato con la nazionale seniores che ci piace molto e che fa capire quanta volontà di lavoro collettivo ci sia fra i vari gruppi. Per quanto riguarda i nomi che si consolideranno fra gli juniores ne indico tre: Luca Sbarbati e Luca Arrighi, entrambi del 2004, e Liang Xi Savorani, del 2006".
Quali sono gli obiettivi della nazionale per il 2024 e quali gli appuntamenti in calendario?
"Allora, abbiamo tre focus calendarizzati: il primo è quello degli Europei a 10m a Gyor in Ungheria, a marzo, il secondo è quello degli Europei a 25 e 50m a Osijek in Croazia, a fine maggio e inizio giugno, e il terzo è quello dei Mondiali juniores a Lima in Perù, a inizio novembre. Ma questa è solo una parte degli obiettivi, perché come responsabile del settore juniores e dello staff tecnico che segue i ragazzi e le ragazze ritengo che si debba portare avanti anche un progetto che non è fatto solo di gare e appuntamenti ma anche di crescita dell' individuo e del gruppo, tramite tecniche di allenamento, stimoli e percorsi che portino tutti al proprio livello di eccellenza. E’ quello che facciamo all'interno dei raduni cercando di coinvolgere il maggior numero di specialisti, che siano i tecnici, i fisioterapisti o gli psicologi dello sport. Vogliamo coinvolgere i ragazzi in tutto e per tutto. La UITS è una federazione dove l'etica conta, e questo non è scontato: mi fa piacere sottolinearlo".