Una fotografia sul settore azzurro della pistola. Chi meglio di Roberto Di Donna, oggi commissario tecnico del comparto, già tiratore di assoluto livello planetario, come dimostra l'oro vinto alle Olimpiadi di Atlanta 1996, per capire qual è la situazione attuale degli atleti e delle atlete alla vigilia della prima edizione della Champions League 2023 mentre l’anno olimpico bussa alla porta…"In termini di risultati e piazzamenti possiamo dire di essere soddisfatti, anche se è chiaro che il fatto di non aver raccolto carte olimpiche finora non è il massimo. Avremmo potuto farcela in qualche appuntamento, ad esempio Paolo Monna è stato molto competitivo, ma non per questo molleremo rispetto al nostro obiettivo. Ci è mancato qualcosa, ma abbiamo fiducia per il futuro. I risultati centrati da Massimo Spinella e Federico Nilo Maldini durante la stagione di Coppa del Mondo lasciano ben sperare, anche perché questo ha consentito loro di essere in un'alta posizione nel ranking mondiale, che è uno degli ulteriori criteri di assegnazione per una carta olimpica".
Monna, Maldini e Spinella in campo maschie. E tra le donne?
"Maria Varricchio nell'ultimo anno e mezzo è cresciuta in maniera esponenziale allenandosi con una professionalità incredibile. E' entrata nel gruppo di elite continentale e mondiale della disciplina. Ha avuto un paio di chance per centrare la carta olimpica: in quel caso le sono mancate un po' di fortuna e un po' di esperienza ed abitudine a quel livello, ma la stoffa c'è. Ha la possibilità di poter dire la sua nelle prossime gare internazionali. In generale possiamo dire che il settore femminile è in crescita. A tal proposito faccio anche i nomi di Margherita Veccaro e Chiara Giancamilli. Rispetto al comparto maschile c'è meno tradizione, e questo a dirlo sono i risultati, ma io resto ottimista".
Roberto, tra pochi giorni va in scena la neonata Champions League 2023, in cui l'Italia sarà presente tanto con la squadra di pistola quanto con quella di carabina. Che gara a squadre sarà?
"Sarà una gara certamente interessante, perché è vero che le vittorie andranno alle nazioni in toto, ma poi ci saranno tanti scontri diretti fra i migliori tiratori del continente. Penso che vi sarà tanta intensità ed emotività. A questo va aggiunta la soddisfazione di esserci: le nostre squadre ci arriveranno da protagoniste. Andremo in Ungheria per fare il massimo".
Cosa occorre per raggiungere la carta olimpica per Parigi 2024?
"Lucidità e consapevolezza dei propri mezzi. Dovremo lavorare con gli atleti sul fatto di sentirci forti. E' un aspetto mentale che spesso si sottovaluta, ma l'autostima e la forza interiore fanno tanto. Ovviamente stiamo lavorando sulla programmazione in vista degli eventi pesanti del 2024. Ci vogliamo provare con tutte le nostre forze, mai lasciare nulla di intentato".