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L’Unione Italiana Tiro a Segno nomina un Commissario Straordinario per Roma

Dopo i provvedimenti adottati dal GIP a seguito dei delitti dello scorso dicembre a Fidene, disposto lo scioglimento del consiglio direttivo della Sezione TSN capitolina, la cui guida è stata affidata a Orlando Parrella, Dirigente della Polizia di Stato

Al termine di una riunione d’urgenza convocata a Roma, il Consiglio di Presidenza dell’Unione Italiana Tiro a Segno ha deliberato con decorrenza immediata lo scioglimento del consiglio direttivo della Sezione TSN di Roma e la nomina del Dr. Orlando Parrella, Dirigente della Polizia di Stato, a Commissario Straordinario della medesima Sezione.

Il provvedimento fa seguito alle vicende giudiziarie per il grave fatto di sangue verificatosi l’11 dicembre 2022 a Fidene (Roma), commesso con un’arma prelevata dall’armeria del poligono di Tor di Quinto per effettuare una sessione di tiro, ma poi indebitamente condotta all’esterno dall’autore del folle gesto.

Come noto, mercoledì scorso il gip del Tribunale di Roma aveva disposto il sequestro preventivo dell'armeria del poligono di Tor di Quinto iscrivendo al registro degli indagati Bruno Ardovini, presidente della Sezione TSN di Roma (che si era autosospeso dalla carica due giorni dopo il fatto) e Giovanni Maturo, un dipendente addetto al locale dell'armeria.

Valutando la delicata situazione venutasi a creare, l’Unione Italiana Tiro a Segno ha ritenuto che l’attuale governance non fosse nelle condizioni di svolgere la propria funzione e garantire, seppur in forma ridotta, le normali attività gestionali, amministrative e sportive.

“Il clima di disagio creatosi all’interno della struttura tra i frequentatori e fra quanti vi operano - ha spiegato Costantino Vespasiano, Presidente nazionale della UITS – imponeva una decisione netta e tempestiva da parte nostra. La UITS è presente e molto vigile sul tema della sicurezza nei poligoni di tiro: nei mesi scorsi abbiamo nominato una commissione di indagine proprio con l’intento di raccogliere elementi in merito al rispetto delle leggi e dei regolamenti sull’uso e la custodia delle armi nelle nostre Sezioni”.

La particolare disposizione del poligono di tiro di Roma, dove l’armeria dista circa 250 metri dalla linea di tiro, ha sicuramente rappresentato una concausa dell’accaduto “ma resta la consapevolezza – continua Vespasiano – di dover fare il massimo per prevenire in ogni modo situazioni fuori controllo”. La UITS si sta anche prodigando – di concerto con il Ministero della Difesa, sotto la cui giurisdizione ricadono i poligoni di tiro – per rendere possibili miglioramenti alle infrastrutture, una delle priorità individuate dall’attuale Presidenza e dal Consiglio Direttivo dell’Unione Italiana Tiro a Segno, come attestato dal fondo di 4 milioni di euro istituito per interventi nel triennio entro il 2024.