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#miriamoaunsogno: Riccardo Mazzetti

Riccardo Mazzetti (Esercito), classe '84 e atleta della nazionale azzurra di Tiro a Segno, ha conquistato il pass olimpico per Tokyo 2021 ai Campionati Europei a fuoco 2019 nella di pistola automatica, specialità nella quale detiene il titolo di Campione Europeo. In questa breve intervista Riccardo ha racconato come sta vivendo la situazione attuale.

Come vivi il rinvio delle Olimpiadi?

Da atleti possiamo scegliere se disperarci o sfruttare il tempo che abbiamo in più in maniera costruttiva. Ho deciso di vederlo come una opportunità. La preparazione è stata purtroppo interrotta ad un livello avanzato in cui gli sforzi mentali e fisici erano già alti, ma questo stop forzato ci dà la possibilità di fermarci a pensare a che tipo di preparazione abbiamo fatto e che livello avevamo raggiunto. Abbiamo una seconda possibilità per correggere il tiro e ripartire rigenerati il prossimo anno. Ritengo il rinvio una decisione assolutamente condivisibile.

Tokyo 2021 sarà la tua seconda Olimpiade: come te la immagini?

Spero innanzitutto di meritarmi di far parte della Squadra Olimpica, in un anno possono cambiare molte cose. Sarà sicuramente una manifestazione che rimarrà nella storia perchè avremo ancora a che fare con gli strascichi di questa emergenza sanitaria. Sarà bellissimo esserci e spero di poter provare la stessa emozione provata a Rio 2016 durante la cerimonia di apertura. I giapponesi sono un popolo unico, certamente la sicurezza sarà messa al primo posto così come la cura di tutta l'organizzazione dell'evento.

Come ti preparerai in questo anno sia a livello fisico che psicologico?

Quest'anno è assolutamente speciale: la stagione agonistica internazionale non è iniziata ma è già finita. E' una situazione che lascia spiazzati. Personalmente ho rallentato molto gli allenamenti di tiro da inizio aprile, quando diventava sempre più evidente che non avremmo potuto fare gare. Mi concentrerò molto sulla preparazione fisica (generale e propedeutica al tiro). Inoltre sto lavorando con la psicologa messa a disposizione dalla UITS e sono contento di aver portato alla luce risvolti interessanti su cui lavorare.

Mazzetti oroFai qualche gesto scaramantico prima di una gara importante?

Non sono scaramantico, mi limito ad essere super nervoso e a sparare al meglio delle mie possibilità.

Hai ancora un anno davanti a te e sarà fondamentale mantenere alto il livello delle prestazioni, questo  ti spaventa?

No. Ho raggiunto un livello di maturità ed esperienza che mi permette di prendere atto delle difficoltà e ad agire di conseguenza. Ho sentito un po' di nervosismo tra i più giovani, ma è normale. Vogliono dimostrare subito quanto valgono. Io ho il mio programma di allenamento, posso aspettare. Quando daranno il via libera ricomincerò dando il 100% come sempre.

Qual è la cosa più importante secondo te per vivere questo evento nella migliore maniera possibile?

L'Olimpiade è una grande opportunità per provare emozioni uniche. Non è facile gestire le proprie forze nei mesi precedenti, soprattutto per via di impegni mediatici e interviste ai quali non siamo abituati come atleti tiratori. Ma il consiglio che posso dare è di godersi tutte le opportunità che si presentano, compatibilmente con il proprio programma di preparazione. Incontri al Coni con altri olimpionici, con politici o addirittura col Presidente della Repubblica: sono eventi da sfruttare per vedere quanto il mondo esterno sia interessato allo sport.

Per il resto, l'Olimpiade è una gara di 60 colpi come le altre. Dare il massimo con serenità in allenamento è l'unica via percorribile per arrivare pronti.

Podio MazzettiCome sei riuscito a centrare l'obiettivo della carta olimpica?

E' stato il lavoro di una stagione intera culminato con la gara obiettivo dell'anno: i Campionati Europei. Avere vinto la gara e la Carta "in casa" a Bologna è stata la gratificazione più bella che potessi avere per tutti gli sforzi fatti. Non è stato un episodio ma la fine di un viaggio durato 10 mesi, in cui ad ogni gara imparavo cosa andava bene e cosa poteva essere migliorato avendo quell'unico obiettivo in testa.

Che consiglio daresti ai ragazzi della squadra junior per riuscire in questa impresa?

Siate contenti di tutto ciò che avete nella squadra Nazionale: organizzazione, staff, raduni, gare, armi e munizioni eccellenti. Non date per scontato niente perchè in molti paesi del mondo si sognano ciò che abbiamo in Italia. Non vi manca niente, spetta a voi credere di essere bravi e allenarvi per dimostrarlo.